I Consorzi Energia di Confindustria richiedono al Governo il rimborso diretto delle addizionali delle accise per dare liquidità immediata ai consumatori a fronte dell’emergenza Covid-19, evitare nuovi fardelli sui venditori e risparmiare tempi e costi giudiziari.
Contesto
Ricordiamo che in merito all’opportunità per le imprese di recuperare le addizionali alle accise sull’energia elettrica pagate negli anni 2010 e 2011, nei mesi scorsi il nostro Direttore generale di Confindustria, Marcella Panuci, che aveva incontrato i vertici del Dipartimento delle finanze del Mef (vedi qui articolo).
Vantaggi per le imprese
Il Gruppo Fiscalità Energetica della nostra associazione, a cui aderisce anche il Coordinamento dei Consorzi Energia, si è nuovamente riunito per proporre al Governo l’emanazione di una norma per il rimborso diretto dell’addizionale provinciale sulle accise dell’energia elettrica pagata negli anni 2010 e 2011 a favore dei consumatori da parte dei fornitori, con conseguente credito di imposta a vantaggio di questi ultimi (nonché dei consumatori finali che sono anche Soggetti obbligati, quali le imprese che autoproducono o che hanno particolari forme di tassazione come le aziende mineralogiche e metallurgiche).
Ora che la situazione è ulteriormente aggravata dalla pandemia, la norma potrebbe trovare spazio nel decreto di aprile che stanzierà 50 mld € da destinare a misure mirate di sostegno economico. Lo Stato potrebbe così approfittarne per risolvere contemporaneamente anche l’annoso problema dei rimborsi delle addizionali (stimati in almeno 3 mld €).
“La giusta pretesa delle imprese al rimborso di quanto ingiustamente pagato – rimarca in una nota il Presidente del Coordinamento dei Consorzi Energia di Confindustria, Marco Bruseschi – può essere avanzata solo a fronte di una ulteriore azione giudiziaria nei confronti del fornitore dell’epoca. Azione giudiziaria che la stessa sentenza afferma dovrà avere esito favorevole per le imprese. Il Governo intervenga dunque per evitare che il percorso kafkiano individuato procastini ulteriormente, in un momento delicato come l’attuale, la restituzione di quanto dovuto alle imprese ormai da 10 anni, evitando ulteriori costi amministrativi e giudiziari per lo Stato e al contempo fornendo un immediato strumento di supporto alla liquidità”.
Azioni possibili con il Consorzio Energie Firenze
Il Consorzio Energie Firenze propone alle proprie imprese Consorziate e non, un’assistenza tecnico-legale per il contenzioso che si andrà ad attivare a seguito del mancato pagamento del dovuto da parte dei fornitori. Saranno pertanto definiti sulla base delle adesioni all’azione legale dei “pacchetti di clienti finali” in base ai vari fornitori al fine di ottimizzare i costi dell’iniziativa.
Contatti
Per maggiori chiarimenti e per ricevere il vademecum delle attività da compiere per l’azione di rimborso gli uffici del Consorzio CEF sono a disposizione delle imprese interessate.
Referente:
Dott.ssa Catia Tarquini,
email: catia.tarquini@confindustriafirenze.it; Tel. 055.2707286.