Il nuovo decreto legge, Confindustria non approva l’ipotesi proposta dal Governo.
Premessa
Toniamo sul tema delle accise sull’energia elettrica ricordando che il D.Lgs. n. 23/2011 del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha soppresso a partire dal 1 gennaio 2012 le addizionali comunali e provinciali sull’imposta e le relative detrazioni.
La necessità di aumentare il gettito fiscale, ha tuttavia indotto il Governo a non concedere agevolazioni specifiche per cui il provvedimento ha penalizzato in maniera pesante la fascia di imprese con consumi tra 200.000-1.200.000 kWh.
A soli tre mesi da questa modifica, anche a seguito delle previsioni fatte da parte di Confindustria, è in dirittura di arrivo il nuovo D.L. 16/2012 “Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento”. In sede di commissione camerale è stata approvata una proposta emendativa che da un lato riduce l’incremento di costo intervenuto per questa fascia di imprese, dall’altro porta però aggravi per le aziende energivore, nonchè un leggero aumento anche per le aziende piccole, poco energivore.
Aggiornamento
Le modifiche apportate nel nuovo D.L. 16/2012 riguardano l’aliquota delle accise sull’energia elettrica per qualsiasi uso in locali e luoghi diversi dalle abitazioni sono:
a) per i consumi fino a 1.200.000 kWh mensili:
1) sui primi 200.000 kWh consumati nel mese si applica l’aliquota di euro 0,0125 per kWh;
2) sui consumi che eccedono i primi 200.000 kWh consumati nel mese e che non sono superiori a 1.200.000 kWh si applica l’aliquota di euro 0,0075 per kWh;
b) per i consumi superiori a 1.200.000 kWh mensili:
1) sui primi 200.000 kWh consumati nel mese si applica l’aliquota di euro 0,0125 per kWh;
2) sui consumi che eccedono i primi 200.000 kWh consumati nel mese si applica un’imposta in misura fissa pari ad euro 4.820.
2-ter. Ai fini dell’applicazione dell’aliquota di euro 0,0075 al kWh o dell’imposta in misura fissa pari a 4.820 euro sul consumo mensile dei soggetti che producono energia elettrica per uso proprio e la consumano per qualsiasi uso in locali e luoghi diversi dalle abitazioni, gli interessati sono tenuti a trasmettere al competente Ufficio dell’Agenzia delle dogane, entro il giorno 20 di ogni mese, i dati relativi al consumo del mese precedente.
In merito Confindustria ha commentato in una nota, “il secondo intervento che, nell’arco di soli tre mesi, modifica nuovamente la tassazione del settore elettrico con il rischio di creare inefficienze e di disorientare le imprese dove l’energia elettrica è fattore strategico per il nostro manifatturiero e questi continui cambiamenti compromettono la competitività delle nostre imprese”. Secondo Confindustria la materia più che modificata in parte, doveva essere rivista in modo organico, affidando al Governo una delega in tal senso.
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Pertanto il Consorzio terrà aggiornate le imprese interessate ad approfondire la tematica e le attività sviluppate.
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