L’Autorità per l’energia ha pubblicato il consueto aggiornamento per l’ultimo trimestre 2019 del costo dell’energia elettrica e del gas del mercato di Tutela, destinato al domestico e alle PMI che non hanno cambiato gestore nel mercato libero, con rincari notevoli: elettricità +2,6% e gas +3,9%.
Osserviamo come nel corso del mese di settembre 2019 e ancora nei primi giorni di ottobre i prezzi dei mercati EE e GAS hanno subito un forte rialzo a causa di alcune notizie che hanno causato molte tensioni tra gli operatori.
Nuovi problemi alle centrali nucleari in Francia
In un comunicato di ieri EDF ha informato che sono state individuate alcune saldature e altre componenti difettose in alcune centrali. La società francese ha confermato di aver già avviato delle indagini: il rischio è che si debba procedere con il fermo di alcuni impianti portando così la Francia ad avere nuovamente una capacità produttiva ridotta come già successo due anni fa, tra l’autunno 2017 e l’inverno 2018 con un conseguente forte aumento dei prezzi.
Chiusura anticipata giacimento Groningen
Il governo olandese ha comunicato che fermerà le estrazioni di gas naturale del giacimento di Groningen a partire dal 2022 e non più dal 2030. L’estrazione da questo giacimento era già stata notevolmente ridotta (da quasi 54 miliardi di metri cubi di gas all’anno nel 2013 a 19 Bmc nell’anno termico in corso) ma con questo nuovo comunicato il mercato gas europeo dovrà trovare con maggiore urgenza nuovi approvvigionamenti per sopperire alla sempre più crescente domanda di questa materia prima.
Sentenza Gazprom
La Corte di Giustizia europea ha contestato una decisione presa dalla Commissione europea nel 2016 che esentava il colosso russo ad aprire il gasdotto Opal a terzi lasciando a quest’ultimo il diritto ad utilizzare tutta la capacità.
L’apertura costringerà verosimilmente la Russia a “spostare” parte dei flussi di gas naturale attraverso l’Ucraina, con cui il contratto scade nel 2019 e che quindi dovrà essere oggetto di nuovi accordi.
Azioni del Consorzio CEF
In questo scenario rialzista abbiamo la possibilità di cogliere l’opportunità attraverso il Consorzio CEF di contrattualizzare bene le aziende che fossero state penalizzate da questi criticità. CEF ha infatti siglato Convenzioni vantaggiose a lungo termine che non risentirarro dei suddetti rincari.
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