Dal 1° gennaio 2019 è entrata in vigore la legge di bilancio 2019 (legge 145/2018) che prevede diverse novità anche in tema di Industria 4.0.
Di seguito le principali novità della Legge di bilancio in tema di Industria 4.0.
L’agevolazione del super-ammortamento (30%), dedicata al rinnovo dei beni strumentali indipendentemente dal loro livello tecnologico, non è stata prorogata. Tale opportunità potrà, dunque, essere sfruttata al più fno al 30 giugno 2019, ma solo nel caso in cui entro il 31 dicembre 2018 sia stato effettuato e confermato l’ordine di acquisto e pagato un acconto di almeno il 20%.
L’iper-ammortamento (agevolazione nota per la maggiorazione al 150%) è stato prorogato per un altro anno. Saranno, infatti, ammessi gli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2019 o entro il 31 dicembre 2020, a condizione in questo caso che entro il 31 dicembre 2019 venga confermato l’ordine e pagato almeno il 20%. La novità principale riguarda la suddivisione e la differenziazione dell’agevolazione in differenti scaglioni al crescere dell’importo dell’investimento. La maggiorazione del costo di acquisizione degli investimenti si applica nella misura del: – 170% per gli investimenti fno a 2,5 milioni di euro; – 100% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fno a 10 milioni di euro; – 50% per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fno a 20 milioni di euro. Per tutti gli investimenti di importo superiore i 20 milioni di euro non ci sarà alcuna agevolazione. In sostanza il legislatore intende agevolare gli investimenti prevalentemente rivolti alle PMI. Per gli investimenti effettuati in beni immateriali strumentali, rientranti nella categoria di particolari software (allegato B della legge 232/2016), viene confermata senza modifiche l’agevolazione nella misura del 40% anche per il 2019.
Il credito d’imposta R&S, attribuito alle imprese che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo, è stato ridotto dal 50% al 25%, con eccezione per le spese di personale subordinato e contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca, start-up e PMI innovative. La novità interessante è che nelle spese ammissibili potranno essere inseriti anche i costi delle materie prime usate nell’attività di R&S. D’altro canto, viene dimezzato da 20 milioni di euro a 10 milioni di euro il limite massimo di credito d’imposta concedibile a ciascun beneficiario. Abbiamo poi l’introduzione dell’obbligo di certificazione dell’effettivo sostenimento delle spese ammissibili, rilasciata da un revisore legale dei conti.
Il credito di imposta sulla formazione 4.0 è stato prorogato con modifica anche per il 2019. Questo è attribuito nella misura del 50% alle piccole imprese e del 40% alle medie con un limite massimo annuale di 300.000 euro, mentre, per le grandi imprese, l’aliquota si riduce al 30% e il massimale a 200.000 euro.
La legge di bilancio introduce poi la mini IRES, l’agevolazione concessa per i contribuenti che reinvestono gli utili nell’acquisto di beni immateriali strumentali e per l’incremento dell’occupazione. Dal 2019 verrà applicata un’aliquota IRES ridotta dal 24% al 15%. Dagli investimenti sono tuttavia esclusi immobili e veicoli.
L’agevolazione Sabatini Ter per l’acquisto tramite finanziamento o leasing di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte delle PMI, continua grazie allo stanziamento di 480 milioni di euro per gli anni che vanno dal 2019 al 2024.
Anche i contratti di sviluppo sono stati riconfermati con uno stanziamento di oltre 150 milioni di euro distribuiti nel triennio 2019-2021. Questa agevolazione è dedicata ai grandi progetti nel settore industriale, turistico, efficientamento energetico e tutela ambientale.
Infine, come già analizzato in altri comunicati pubblicati in questo sito, sono state prorogate anche le detrazioni fiscali, ecobonus, per gli interventi di efficienza energetica, ristrutturazione edilizia, di sistemazione del verde e per l’acquisto di mobili.