Energia Reattiva: dal 2016 un rincaro delle penali per le aziende che non rifasano i loro impianti elettrici.

L’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas ed il Sistema Idrico ha approvato importanti novità sulle modalità di pagamento dell’energia reattiva da parte delle utenze con potenza disponibile superire a 16,5 kW.

Premessa
Dal 1° gennaio 2016 sono in vigore le novità introdotte dall’AEEGSI, Autorità per l’Energia Elettrica il Gas ed il Sistema Idrico, con la delibera 654/2015/R/eel sulla regolazione tariffaria dei servizi di trasmissione, distribuzione e misura dell’energia elettrica, valide per il periodo 2016-2019. Le modifiche erano già previste nella precedente delibera 180/2013/R/eel di cui ne abbiamo dato informativa con l’articolo del 21 maggio 2015.

La revisione del meccanismo è finalizzata al miglioramento dell’efficienza energetica del sistema di trasmissione dell’energia. Le regole e i corrispettivi per i prelievi di energia reattiva interessano gli utenti in bassa tensione non domestici, con potenza disponibile maggiore di 16,5 kW, e tutti gli utenti in media tensione.

Novità
Tra le varie novità va menzionato che nei punti di prelievo nella titolarità dei clienti finali, il livello minimo del fattore di potenza istantaneo in corrispondenza del massimo carico per prelievi nelle fasce F1 e F2 è stato fissato a 0,9. Il livello minimo del fattore di potenza medio mensile è stato fissato invece a 0,7. Inoltre non è consentita l’immissione in rete di energia reattiva.

Le disposizioni introdotte sono considerevoli, poiché nei casi in cui non siano rispettate, il gestore di rete potrà richiedere l’adeguamento degli impianti, pena la sospensione del servizio.

La soglia del fattore di potenza (cosfi) sotto la quale è previsto il pagamento di un corrispettivo per il prelievo di energia reattiva è infine passata da 0,9 a 0,95.

Fino al 31 dicembre 2015 non era prevista alcuna penale per il prelievo di energia reattiva inferiore al 50% dell’energia attiva, ed esistevano comunque due scaglioni di pagamento: dal 50% al 75% e oltre il 75%. Con le nuove regole si pagherà un corrispettivo dalla franchigia del 33% (corrispondente al cosfi 0,95) fino al 75% (corrispondente al cosfi 0,8) e il secondo, più elevato, per valori superiori al 75%.

L’abbassamento della soglia comporterà un aumento degli utenti coinvolti nel pagamento delle penali e potenzialmente interessati a rifasare i propri impianti. Tuttavia, le penali sono state ridotte significativamente, di circa l’80% rispetto ai precedenti corrispettivi, almeno per l’anno 2016. L’Autorità aggiornerà annualmente tali valori in corrispondenza con l’aggiornamento delle tariffe per i servizi di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica.

Se con i valori delle penali fissate dalla precedente delibera per il cliente finale il rifasamento elettrico dei carichi poteva risultare un intervento molto profittevole, oltre che dal punto di vista energetico, anche dal punto di vista economico, con un tempo di ritorno dell’investimento che spesso avveniva in meno di un anno, con le nuove regole potrà risultare meno conveniente. Ad esempio, lo stesso intervento rientrerà mediamente con due anni in più, restando un investimento interessante, ma non di primaria importanza.

D’altra parte, alla riduzione della convenienza economica si accompagna il rispetto dei criteri imposti dalla delibera per non incorrere nella sospensione del servizio di fornitura.

Azioni del Consorzio Energie Firenze
Il Consaorzio CEF, in collaborazione con la Società di Servizi SAIF, ha attivato Convenzioni con aziende fiorentine associate a Confindustria Firenze per far fronte alle richieste delle imprese di rifasamento dei propri impianti ed eventualmente sostituzione delle cabine elettriche obsolete.

Gli uffici del Consorzio sono a disposizione degli associati interessati ad un sopralluogo con gli esperti incaricati.

Consorzio Energia Firenze

Via Valfonda 9/11, 50123 Firenze
tel. 055 2707286 – fax. 055 2707204
e-mail consorzio.cef@confindustriafirenze.it

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