Il Decreto Aiuti ha ristretto la platea delle imprese beneficiare del Credito di imposta sull’acquisto dell’energia e gas, legando il contributo al meccanismo del de minimis.
In riferimento alle misure a sostegno delle imprese per fronteggiare gli impatti straordinari del caro-energia e del caro-gas ricordiamo la misura del contributo straordinario sotto forma di credito d’imposta. Per il dettaglio delle misure si rinvia agli articoli precedentemente pubblicati (LEGGI QUI).
Negli emendamenti del DL Aiuti approvati lo scorso 30 giugno, è stato introdotto l’articolo 2 di un comma 3-ter il meccanismo che lega il credito di imposta al regime de minimis.
In realtà non è chiaro se tale novità sia riferita solo al credito di imposta citato al comma 3 (quindi energia elettrica per non energivori) o sia esteso ai crediti di imposta dei commi 1 e 2 (crediti imposta gas su secondo trimestre).
Condividendo la novità con i Consorzi energia del Sistema Confindustria a livello nazionale stiamo invitando le aziende a temporeggiare in attesa che esca un provvedimento correttivo già richiesto da Confindustria e dal Coordinamento dei Consorzi per non vanificare la misura che altrimenti poche aziende potrebbero beneficiare.
Di seguito estratto sull’emendamento incriminato e in allegato la nota inviata alla Direzione Generale competente del MEF da parte del Coordinamento dei Consorzi a cui CEF aderisce.