Continuano casi di incomprensione del valore addebitato in bolletta della penale e di non percezione che questo potrà aumentare nel tempo. Novità dal nuovo Testo Integrato sui rimborsi per le interruzioni e sul calcolo della penale per mancato adeguamento della cabina elettrica per gli utenti MT.
Premessa
Torniamo sul tema della qualità del servizio elettrico e di quanto questo incida sul costo finale dell’energia e la competitività di un’azienda.
Lo scorso 29 dicembre, l’Autorità per l’ energia elettrica e il gas ha approvato con la delibera ARG/elt 198/11, il Testo Integrato della Regolazione della Qualità dei Servizi di Distribuzione e Misura dell’Energia Elettrica, per il periodo di regolazione 2012-2015, per le utenze in media tensione.
Nel documento è rivisto il calcolo della penale CTS (corrispettivo tariffario specifico), che deriva dal mancato adeguamento delle cabine elettriche alla specifica DK 5600, oggi modificata dalla normativa CEI 0-16.
Novità
Secondo la delibera ARG/elt 198/11 gli utenti in MT che non rispettino opportuni requisiti tecnici o che non abbiano inviato all’impresa distributrice la dichiarazione di adeguatezza, sono tenuti a versare un corrispettivo tariffario specifico CTS, il quale è pari, su base annua, a:
• 500,00 € per gli utenti in MT con potenza disponibile (PD) pari o inferiore a 400kW;
• (500+750*[(PD-400)/400]0,7) € per gli utenti MT con potenza disponibile superiore a 400kW e inferiore o uguale a 3.000 kW;
• 3.280,36 € per gli utenti in MT con potenza disponibile superiore a 3.000 kW, dove PD è il valore massimo tra la potenza disponibile in prelievo e la potenza disponibile in immissione valutate al 1° gennaio dell’anno cui il calcolo del CTS si riferisce.
In sostanza la penale applicata a livello annuo varia da un minimo di 500 € a un massimo di 3.280,36 € per gli utenti in MT.
Le aziende, dal 1 gennaio 2012, troveranno il CTS in bolletta del fornitore mensilmente come voce “passante” ed esplicitamente indicata.
Per i produttori in MT (utenti in sola immissione) tenuti alla corresponsione del CTS, dal 1 gennaio 2012 la fatturazione dell’importo annuo di CTS dovuto deve avvenire nel periodo novembre-dicembre di ogni anno.
Osservazioni
L’adeguamento della cabina elettrica, oltre a permettere la cessazione del pagamento del CTS, comporta benefici in termini di affidabilità e sicurezza dell’impianto, contribuendo alla diminuzione del numero di interruzioni della fornitura elettrica per il cliente stesso e per tutti gli altri clienti connessi alla stessa linea di media tensione di proprietà del distributore dovuti da disservizi interni. Infatti, un guasto originatosi nell’impianto di un cliente può provocare un’interruzione della fornitura a tutti i clienti connessi alla medesima linea di alimentazione.
Inoltre, il cliente con impianto adeguato potrebbe ricevere indennizzi automatici, cioè senza che ne faccia richiesta, in caso di eccessiva numerosità di interruzioni lunghe causate dal distributore e potrebbe ricevere rimborsi in caso di interruzioni di eccezionale durata che superino gli standard stabiliti dell’Autorità.
Se l’impianto non è adeguato, il cliente in media tensione non riceve né indennizzi né rimborsi, anche qualora se ne fossero verificate le condizioni.
Si ricorda che per cessare l’applicazione della penale CTS è necessario, oltre all’adeguamento tecnico della cabina elettrica, anche l’invio al distributore, tramite raccomandata A/R, della dichiarazione di adeguatezza.
Azioni di Confindustria Firenze
Le imprese interessate a valutare interventi per l’adeguamento dei propri impianti possono contattare gli uffici del Servizio Energia dell’Area A.S.E.Q (Ambiente Sicurezza Energia Qualità) di Confindustria Firenze. Si ricorda che Confindustria Firenze ha stipulato convenzioni vantaggiose con aziende locali e leader nel territorio che hanno dato la disponibilità a supportare le associate con sopralluoghi gratuiti.
Consorzio Energie Firenze
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