Direttiva Efficienza Energetica: la Raccomandazione della Commissione Europea

La Commissione Europea fornisce orientamenti per il recepimento della nuova Direttiva UE sull’efficienza energetica sul principio “efficienza energetica al primo posto”. 

Contesto

Torniamo sul tema dell’efficienza energetica e degli ambiziosi obbiettivi di sostenibilità imposti dall’Unione Europea anche con la recente Direttiva (UE) 2023/1791 sull’efficienza energetica che dovrà essere recepita massimo entro ottobre 2025 da tutti gli Stati membri, per il dettaglio delle disposizioni previste dal provvedimento leggi QUI.

La direttiva (UE) 2023/1791, ricordiamo che introduce per la prima volta condizioni pratiche per l’applicazione del principio “energy efficiency first”. Adottata il 13 settembre 2023, questa direttiva aumenta significativamente gli obiettivi per il 2030 in termini di efficienza energetica, ponendo questo aspetto al centro delle decisioni strategiche e degli investimenti.

L’articolo 3 della direttiva obbliga gli Stati membri a valutare soluzioni di efficienza energetica in tutte le decisioni strategiche, di pianificazione e relative ai grandi investimenti, non solo nei sistemi energetici ma anche nei settori non energetici.

Novità

Con la Raccomandazione (UE) 2024/2143 del 29 luglio 2024 (qui di seguito in allegato), la Commissione europea fornisce precisi orientamenti per l’interpretazione dell’Articolo 3 della Direttiva richiamata sull’efficienza energetica, evidenziando l’importanza del principio efficienza energetica al primo posto”.

La Raccomandazione indica che per soluzioni di efficienza energetica si potrebbero intendere le tecnologie, i processi e le pratiche che riducono o modificano nel tempo la quantità di energia necessaria per offrire lo stesso livello di prestazioni, servizi o beni.
Queste soluzioni potrebbero consistere in:

  • risparmi energetici nell’uso finale, ad esempio ottenibili con l’isolamento e altre migliorie degli edifici che riducono il consumo di energia, il trasferimento modale, i veicoli a basso consumo di carburante, gli apparecchi e i dispositivi a basso consumo di energia, i sistemi motorizzati efficienti e il recupero di calore
  • risorse sul lato della domanda e flessibilità del sistema, che potrebbero consistere in elementi quali la gestione della domanda, lo stoccaggio di energia (incluse le batterie e l’accumulo termico) e soluzioni intelligenti (ad esempio contatori e termostati intelligenti
  • conversione, trasmissione e distribuzione efficienti dell’energia, grazie a interventi mirati a, per esempio, ridurre le perdite di rete, diffondere le reti intelligenti e rendere efficienti il teleriscaldamento e il teleraffrescamento.

Gli Stati membri sono invitati a seguire gli orientamenti interpretativi di cui all’allegato della Raccomandazione (UE) 2024/2143, al fine di recepire correttamente nell’ordinamento nazionale l’articolo 3 della direttiva (UE) 2023/1791.

Ricordiamo quindi che i risvolti per le imprese della nuova direttiva sull’efficienza energetica saranno evidenti ed importanti in quanto tutte le aziende di tutte le dimensioni saranno obbligate prima alla redazione di una diagnosi energetica e dopo ad investire sull’efficientamento per ridurre il fabbisogno energetico aziendale.

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Catia Tarquini