La Commissione Europea ha presentato un pacchetto di iniziative (RePowerEU) in materia di energia, per ridurre la dipendenza energetica dalla Russia.
Premessa
L’Unione Europea è sempre stata all’avanguardia nella lotta al cambiamento climatico. Già nel 2008 fissò gli obiettivi 20/20/20 per poi arrivare ai recenti target del Fit for 55 che ben conosciamo. Oggi purtroppo accanto al cambiamento climatico, l’Europa, si trova a dover fare i conti anche con le conseguenze negative derivanti dalla crisi con la Russia e la guerra in Ucraina.
La Commissione europea ha deciso di tagliare le importazioni di gas russo di due terzi entro la fine dell’anno e di azzerarle entro il 2026 o il 2027 e si prepara a varare un nuovo pacchetto di sanzioni, che dovrebbe vietare le importazioni di greggio e prodotti petroliferi russi entro la fine di quest’anno.
Novità
La strategia, battezzata RePowerEU, si basa su diverse azioni: diversificazione delle fonti, risparmio energetico e accelerazione della transizione green.
Fanno parte del pacchetto di iniziative anche proposte che avranno risvolti sul PNRR e che prevedono un incremento delle risorse finanziarie a disposizione.
Di seguito si esaminano le proposte di maggiore interesse e riportiamo l’analisi elaborata dalla nostra delegazione di Confindustria Bruxelles, che ringraziamo per gli aggiornamenti e per il prezioso lavoro svolto.
- Per contenere il consumo energetico, la Commissione propone un rafforzamento delle misure di efficienza energetica di lungo termine nell’ambito del pacchetto Fit-for-55, prevedendo un innalzamento delle ambizioni al 2030, e un piano per incentivare nel breve periodo cambiamenti comportamentali finalizzati a ridurre la domanda di gas e petrolio del 5%. Con la comunicazione sul risparmio energetico la Commissione incoraggia gli Stati membri ad avviare campagne di comunicazione specifiche rivolte a famiglie e aziende, nonché ad utilizzare misure fiscali per incentivare il risparmio energetico. Vengono, inoltre, proposte misure emergenziali in caso di gravi interruzioni dell’approvvigionamento.
- Per diversificare le fonti di approvvigionamento, oltre alla creazione di una Piattaforma energetica dell’UE, che consentirà acquisti comuni volontari di gas, GNL e idrogeno mettendo in comune la domanda, ottimizzando l’uso delle infrastrutture e coordinando le richieste ai fornitori, la Commissione si impegna a valutare lo sviluppo di un “meccanismo di acquisto congiunto” per negoziare e stipulare contratti di acquisto di gas per conto degli Stati membri partecipanti. Sempre in tema, propone una strategia energetica esterna dell’UE, con l’obiettivo di facilitare la diversificazione e la creazione di partenariati di lungo termine con i Paesi terzi. In particolare, la strategia mira a rafforzare la sicurezza energetica dell’UE, tramite la diversificazione dell’offerta per affrancarsi il prima possibile dalla dipendenza dalla Russia, l’aumento del risparmio e dell’efficienza energetica per ridurre la pressione sui prezzi, lo sviluppo delle energie rinnovabili e dell’idrogeno, l’intensificazione della diplomazia energetica per promuovere l’energia pulita UE nel mondo e il supporto ai partner dell’UE che sono stati impattati dall’invasione russa, ovvero l’Ucraina, la Moldova, i Balcani occidentali ei paesi del partenariato orientale. Con particolare riferimento all’Ucraina, l’UE si impegna a collaborare con Kiev per garantirne la sicurezza dell’approvvigionamento e la ricostruzione di un settore energetico funzionante, tramite l’iniziativa REPowerUkraine, sempre più integrato con quello europeo.
L’Esecutivo UE propone anche di aumentare le ambizioni in materia di energie rinnovabili al 2030, portando l’obiettivo generale dal 40 al 45%, e prevede misure volte ad accelerare lo sviluppo e la diffusione di rinnovabili in Europa:
– una strategia UE sull’energia solare, che si pone l’obiettivo di raddoppiare la capacità fotovoltaica entro il 2025 e di installare 600 GW entro il 2030, e prevede la creazione di un’Alleanza dell’industria solare dell’UE per mantenere e riconquistare leadership tecnologica e industriale nel settore;
– un’iniziativa sui “tetti fotovoltaici”, incluso l’obbligo di installare pannelli solari sui nuovi edifici pubblici, commerciali e residenziali;
– una raccomandazione per velocizzare e snellire i processi autorizzativi per i grandi progetti rinnovabili e una proposta di revisione specifica della Direttiva sulle energie rinnovabili volta a riconoscere le FER come interesse pubblico prevalente;
– un piano d’azione per il biometano, che prevede strumenti – tra cui una nuova Alleanza industriale per il biometano – e incentivi finanziari per aumentare la produzione a 35 miliardi di mc entro il 2030, anche attraverso la Politica agricola comune.
Inoltre, la Commissione fissa un obiettivo di 10 milioni di tonnellate di produzione interna di idrogeno rinnovabile e di 10 milioni di tonnellate di importazioni entro il 2030.
In materia di idrogeno, oltre alla promozione dei contratti di carbonio per differenza, sono attesi anche due atti delegati sulla definizione e produzione di idrogeno rinnovabile e la finalizzazione della valutazione da parte della Commissione dei primi importanti progetti di interesse comune europeo entro l’estate.
Infine, si prevedono misure finalizzate a raddoppiare il tasso di diffusione delle pompe di calore e ad integrare l’energia geotermica e solare termica nei sistemi modernizzati di riscaldamento urbano e municipale.
- Per ridurre il consumo di combustibili fossili nei trasporti, la Commissione ha in programma la presentazione di pacchetto di misure per rendere più ecologico il trasporto merci, con l’obiettivo di aumentare significativamente l’efficienza energetica nel settore, e si impegnerà a valutare un’iniziativa legislativa per aumentare la quota di veicoli a emissioni zero nei parchi auto pubblici e aziendali al di sopra di una certa dimensione.
Oltre al pacchetto RePower EU, la Commissione europea ha pubblicato la Comunicazione sugli interventi di breve termine sul mercato dell’energia e sui miglioramenti di lungo termine del design del mercato elettrico.
La Commissione, inoltre, invita gli Stati membri ad aggiornare i loro piani di emergenza, in caso di interruzione totale delle forniture di gas russo. A tal proposito, l’Esecutivo UE intende facilitare la creazione di un piano coordinato per ridurre la domanda nell’UE attraverso misure di riduzione volontaria preventiva e mantiene, come last resort, l’idea di introdurre un tetto al prezzo del gas per un periodo limitato alla durata dell’emergenza.
In riferimento, invece, al futuro design del mercato elettrico, partendo dai risultati del rapporto dell’ACER, la Commissione europea ha in programma di sviluppare nel prossimo futuro, tra le altre cose, strumenti di mercato per proteggere i consumatori dalla volatilità dei prezzi e misure per rafforzare la demande-response e promuovere schemi individuali di autoconsumo.
Tutta la documentazione relativa al REPowerEU è disponibile al seguente link.