Contratti di sviluppo per il Net zero, Rinnovabili e Batterie

MIMIT: pubblicato il Decreto direttoriale dei Contratti di sviluppo “Net zero, Rinnovabili e Batterie”

Contesto

Il Ministero del Made in Italy ha pubblicato, il 14 giugno u.s., il Decreto direttoriale che disciplina le modalità di accesso ai fondi PNRR, per il sostegno degli investimenti privati nei settori dell’efficienza energetica, della produzione rinnovabile per l’autoconsumo e della trasformazione sostenibile del processo produttivo, nella parte in cui è sostenuto il rafforzamento delle catene di produzione dei dispositivi utili per la transizione ecologica, attraverso i Contratti di sviluppo, che rappresentano il principale strumento agevolativo dedicato al sostegno di programmi di investimento produttivi strategici ed innovativi di grandi dimensioni.

Novità

Il decreto disciplina le modalità di accesso ai fondi destinati al sostegno di programmi di sviluppo coerenti con le finalità della Misura M1C2 Investimento 7 Sostegno al sistema di produzione per la transizione ecologica, le tecnologie a zero emissioni nette e la competitività e la resilienza delle catene di approvvigionamento strategichedel PNRR e, in particolare, del sotto-investimento 1 volto a incentivare gli investimenti privati e a migliorare l’accesso ai finanziamenti nei settori dell’efficienza energetica, della produzione rinnovabile per l’autoconsumo e della trasformazione sostenibile del processo produttivo, nella parte in cui è sostenuto il rafforzamento delle catene di produzione dei dispositivi utili per la transizione ecologica. Inoltre, il decreto disciplina anche   le modalità di utilizzo delle risorse non già impiegate per il sostegno di investimenti coerenti con le finalità della Misura M2C2 – Investimento 5.1“Sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo delle rinnovabili e delle batteriedel medesimo PNRR.

I fondi disponibili per le imprese, provenienti dal PNRR, ammontano a oltre 1,7 mld € (almeno il 40% destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) di cui almeno 308,6 mln € per i programmi di sviluppo concernenti le tecnologie FV (fotovoltaico) ed eoliche e non meno di 205,1 mln € per quelli riguardanti le batterie.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese che presentino programmi di sviluppo industriale o per la tutela ambientale, che prevedano uno o più progetti d’investimento ed eventualmente progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, di dispositivi per la produzione di:

  • batterie,
  • pannelli solari,
  • turbine eoliche,
  • pompe di calore,
  • elettrolizzatori,
  • dispositivi per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCUS).

Inoltre, potranno essere agevolati programmi di sviluppo relativi alla produzione di:

  • componenti chiave (elencati in dettaglio nell’allegato n. 1 al decreto stesso) e dei macchinari e delle attrezzature coinvolte nella produzione dei dispositivi utili per la transizione ecologica;
  • recupero delle materie prime critiche (riportate nell’allegato n. 2 al decreto stesso), necessarie per la produzione dei dispositivi di cui sopra e dei relativi componenti chiave.

Perché siano validi, i progetti dovranno determinare una capacità produttiva o di recupero aggiuntiva rispetto a quella esistente. L’importo massimo dell’aiuto per beneficiario sarà di 150 milioni €, cifra che potrà essere aumentato fino a 350 mln € per le imprese situate nelle Regioni svantaggiate. Le agevolazioni sono concesse nelle forme del finanziamento agevolato, del contributo in conto interessi e del contributo diretto alla spesa (per i progetti di ricerca e sviluppo).

Modalità e termini di presentazione delle domande di agevolazione

Le domande per accedere agli incentivi devono essere presentate in via telematica accedendo, a partire dalle ore 12 del 27 giugno 2024, alla piattaforma predisposta da Invitalia, che curerà l’istruttoria. I modelli per la presentazione delle domande e delle istanze di cui sopra, nonché le modalità di presentazione, saranno indicate nell’apposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito di Invitalia.

Come in altri provvedimenti legati al PNRR, sono previste delle esclusioni legate al rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm). In particolare, non sono considerati ammissibili:

  1. attività e attivi connessi ai combustibili fossili, compreso l’uso a valle, ad eccezione di attivi e attività nella produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, incluse le relative infrastrutture di trasmissione e distribuzione, purché conformi alle condizioni DNSH (Allegato III 2021/C58/01);
  2. attività e attivi nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, ad eccezione di attività e attivi per i quali l’uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.

Il testo del decreto è disponibile in allegato.

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Catia Tarquini