Decreto Aiuti: nuove misure a sostegno delle imprese in materia di energia

Pubblicato il quarto decreto di misure a sostegno delle imprese contro il caro energia. Molti i chiarimenti, ma ancora lacune.

Contesto
E’ entrato in vigore lo scorso 18 maggio il  c.d. “DL Aiuti”, recante “Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina”, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale (VEDI QUI per leggere il provvedimento ).

Novità
Segnaliamo le seguenti misure contenute nel Titolo I del DL Aiuti in materia di energia:

Crediti d’imposta (artt. 2, 3, 4)

Il DL rafforza le aliquote dei crediti d’imposta previsti dai recenti decreti-legge per il secondo trimestre 2022:

  • il credito d’imposta per le imprese non gasivore per l’acquisto di gas naturale è innalzato dal 20 al 25%;
  • il credito d’imposta riconosciuto alle imprese gasivore è innalzato dal 20 al 25%;
  • il credito d’imposta per le imprese dotate di contatori di potenza disponibile pari a superiore a 16,5 kW, diverse da quelle energivore, è innalzato dal 12 al 15%.

Sanando una “lacuna” del precedente DL Energia, il nuovo provvedimento riconosce il credito d’imposta alle imprese gasivore anche per il primo trimestre 2022, in misura pari al 10% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita all’ultimo trimestre 2021, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MI-GAS) pubblicati dal Gestore del mercati energetici (GME), abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.

Non è invece stata sanata la lacuna dell’assenza del riferimento all’energia elettrica prodotta e autoconsumata (ad esempio assetti cogenerativi) attualmente riconosciuta alle aziende energivore solo nel secondo trimestre 2022. E neanche è stato possibile interpretare tale riferimento dalla circolare di chiarimenti pubblicata lo scorso 13 maggio dall’Agenzia delle Entrate. Per il dettaglio dei chiarimenti riportati nella circolare LEGGI QUI.

In sintesi:

ENERGIA ELETTRICA PRIMO TRIMESTRE 2022 SECONDO TRIMESTRE 2022
ENERGIVORI* 20%

Codice 6960 (art.15 DL 4/22)

25%

Codice 6961

(art.4 DL 17/22, art. 1 DL 21/22)

NON ENERGIVORI 0% 15%

Codice 6963

(art.3 DL 21/22, art. 2 DL 50/22)

GASIVORI 10%

Codice da definire

(art.15.1 DL 4/22, art. 4 DL 50/22)

25%

Codice 6962

(art.5 DL 17/22, art. 2 DL 50/22)

NON GASIVORI 0% 25%

Codice 6964

(art.4 DL 21/22, art. 2 DL 50/22)

* L’energia elettrica prodotta ed autoconsumata rientra nel calcolo del credito di imposta solo per il 2° trimestre 2022.

 

Inoltre, al fine di mitigare gli effetti economici derivanti dagli aumenti eccezionali del prezzo del gasolio, il nuovo DL prevede un credito di imposta a favore degli autotrasportatori, nella misura del 28% della spesa sostenuta nel primo trimestre dell’anno 2022 per l’acquisto del gasolio impiegato in veicoli di categoria euro 5 o superiore.

Con riferimento ai cd. extra-profitti, è esteso a sette mesi il periodo di riferimento per il calcolo della base imponibile del contributo straordinario, che ora va calcolato con riferimento al saldo delle operazioni IVA del periodo 1° ottobre 2021-30 aprile 2022, rispetto al saldo del periodo 1° ottobre 2020-30 aprile 2021. Inoltre, è elevata dal 10 al 25% la percentuale del prelievo. Inoltre, vengono modificati i termini per il versamento del contributo, prevedendo che lo stesso debba essere effettuato per un importo pari al 40%, a titolo di acconto entro il 30 giugno, e per la parte residua – a titolo di saldo – entro il 30 novembre 2022.

Misure di semplificazione (artt. 6, 11)

Il provvedimento contiene anche misure di semplificazione per l’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili che prevedono, tra l’altro:

  • per l’individuazione da parte delle Regioni delle aree idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili, il ruolo di impulso del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie, anche ai fini dell’esercizio del potere sostitutivo statale;
  • nelle more dell’individuazione delle suddette aree, l’idoneità ex lege delle aree non interessate dalla presenza di beni sottoposti a tutela ai sensi del Codice dei beni culturali, né ricadenti nella fascia di rispetto dei beni tutelati;
  • l’applicazione delle procedure autorizzative specifiche per le aree idonee anche alle infrastrutture elettriche di connessione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e a quelle necessarie per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale, ricadenti comunque nelle aree idonee e qualora strettamente funzionali all’incremento dell’energia da fonti rinnovabili;
  • l’applicazione della denuncia di inizio attività per la realizzazione degli interventi che comportano il miglioramento delle prestazioni di esercizio di linee elettriche esistenti, ovvero che consentono l’esercizio delle linee esistenti in corrente continua, funzionale al trasporto delle energie rinnovabili;
  • entro 60 giorni dalla sua entrata in vigore, l’individuazione – da parte del Ministero della cultura – di criteri uniformi di valutazione dei progetti di impianti di energia da fonti rinnovabili, idonei a facilitare la conclusione dei procedimenti, assicurando che la motivazione delle eventuali valutazioni negative dia adeguata evidenza della sussistenza di stringenti, comprovate e puntuali esigenze di tutela degli interessi culturali o paesaggistici, nel rispetto delle caratteristiche dei territori interessati.

Misure per la rigassificazione e le fonti fossili (artt. 5, 12)

Il provvedimento contiene poi misure per la realizzazione di nuova capacità di rigassificazione, connessa all’attuale crisi energetica. In particolare, si prevede tra l’altro che:

  • le opere finalizzate all’incremento della capacità di rigassificazione nazionale mediante unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione, nonché le connesse infrastrutture costituiscono interventi di pubblica utilità, indifferibili e urgenti;
  • per la realizzazione delle opere e delle infrastrutture connesse alla rigassificazione, sono nominati uno o più Commissari straordinari di Governo;
  • le amministrazioni a qualunque titolo interessate nelle procedure autorizzative, incluso il rilascio della concessione demaniale marittima, delle opere e delle infrastrutture connesse alla rigassificazione, attribuiscono a esse priorità e urgenza negli adempimenti e nelle valutazioni di propria competenza;
  • viene consentito al Ministro della transizione ecologica, previo parere del Ministro della cultura, di esentare, in tutto o in parte, un progetto specifico delle valutazioni di impatto ambientale. Tale esenzione dovrà essere oggetto di preventiva comunicazione alla Commissione europea.

Viene anche istituito un apposito Fondo, con una dotazione di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2043, al fine di assicurare la garanzia degli investimenti prevista per la limitazione del rischio sopportato dalle imprese di rigassificazione realizzano e gestiscono le opere e le infrastrutture sul territorio nazionale.

Il DL prevede altresì misure riguardanti l’impiego degli impianti di generazione di energia elettrica con potenza termica nominale superiore a 300 MW che utilizzino carbone od olio combustibile, in considerazione dell’emergenza in corso. In particolare, viene introdotto un regime derogatorio straordinario per la gestione di tali impianti, che prevede modalità di comunicazione e valori limiti per le emissioni che i gestori dovranno rispettare per l’attuazione delle deroghe e delle condizioni autorizzative temporanee.

Azioni del Consorzio Energie Firenze
Il Consorzio Energie Firenze promosso, da Confindustria Firenze, aderendo al Coordinamento dei Consorzi Energia viene rappresentato nel Tavolo della Domanda di Confindustria per condividere con tutti gli attori l’iter di conversione in legge del presente DL.

Il Consorzio Energie Firenze ha anche recentemente pubblicato per i propri soci un VADEMECUM specifico per ottenere le agevolazioni e contributi straordinari previsti come crediti di imposta.

Le imprese interessate a conoscere le attività e i servizi gratuiti di assistenza offerti ai soci dal Consorzio Energie Firenze possono contattare gli uffici.

Contatti
Consorzio Energie Firenze
email: catia.tarquini@confindustriafirenze.it
Tel: 055.2707286

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Catia Tarquini