L’impennata dei prezzi energetici ha rivelato tutte le criticità del mercato libero e siglare un buon contratto è diventato sempre più difficile per la singola impresa.
Contesto
Rispondiamo a molte richieste di chiarimento pervenute dalle aziende che si sono rivolte al Consorzio per avere un supporto tecnico-legale in merito alle pratiche di modifica unilaterale delle condizioni economiche di fornitura o addirittura di recesso unilaterale.
Negli ultimi tempi, infatti, visto il trend dei mercati degli ultimi mesi, ci è stato riferito che alcuni fornitori hanno modificato unilateralmente a sfavore del cliente il prezzo fisso inizialmente concordato, invocando clausole contrattuali esplicitamente sottoscritte che le aziende puntualmente non esaminano alla firma, in quanto o non competenti in materia, o non hanno il potere contrattuale di negoziarle e come spesso capita, rassicurati dal commerciale di turno che invita a star tranquilli e a sottoscrivere. Quindi per molti consumatori il contratto sottoscritto che doveva proteggerli nella crisi attuale e per 24 mesi con un prezzo fisso stipulato in tempi migliori, ha tradito invece le aspettative.
E’ facile supporre che in alcuni casi il recesso unilaterale dal prezzo fisso, praticato dal venditore nei confronti del cliente, possa essere applicato esclusivamente per mera avidità e non per oggettive difficoltà finanziarie del venditore stesso legate al mercato contingente. Questo perché se il fornitore si è “coperto” l’acquisto di energia al tempo della sottoscrizione del contratto non ha problemi ad onorare il prezzo fisso contrattualizzato seppur molto vantaggioso rispetto al contesto di mercato.
Nel caso invece l’intesto sia quello di speculare nel forte rincaro dei prezzi energetici è evidente che ha tutto l’interesse ad usare l’eventuale clausola vessatoria firmata dall’ignaro cliente per recedere unilateralmente dal prezzo fisso ed eventualmente proporgli un fisso molto più alto “allineato al mercato attuale” o addirittura un contratto a prezzo indicizzato alla borsa.
Nel caso invece di scenario di prezzi in ribasso avremo qualche dubbio sul fatto che, gli stessi fornitori, provvedano a rimodulare al ribasso di propria iniziativa il prezzo, soprattutto nei confronti di categorie di clienti più vulnerabili.
L’emergenza scaturita dalla crisi in Ucraina con la conseguente impennata dei prezzi energetici e della materie prime ha manifestato tutte le criticità tecniche del sistema energetico ed economiche del mercato libero.
Azioni del Consorzio Energie Firenze
Dall’analisi dei molti contratti inviati dalle imprese, quindi, il consiglio è quello di prestare sempre molta attenzione a quello che le imprese sottoscrivono: non solo il mero prezzo di fornitura è l’elemento principale da valutare nell’offerta proposta dal fornitore per definire la bontà del contratto.
Il Consorzio CEF e il Gruppo di Acquisto promossi dal Confindustria Firenze, che sono aggregatori di imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas, hanno nella propria struttura esperti tecnici e legali pronti a analizzare mercati e contratti e assistere, ognuno per le proprie competenze, le imprese che si avvicendano nella giungla delle offerte di fornitura. Tali clausole, seppur investite di correttezza giuridica, sono vessatorie per i clienti e pertanto vengono prontamente rinegoziate dai nostri gruppi di acquisto.
Le imprese oggetto di questi presunti abusi posso rivolgersi al Consorzio per un’informativa prima di attivarsi nei confronti dell’AEREA per segnalare il comportamento scorretto del fornitore al fine che questa si muova per indagare su questi ultimi, affinché queste pratiche detestabili vengano sanzionate e fermate.
Contatti
Consorzio Energie Firenze
email: consorzio.cef@confindutriafirenze.it
tel: 055 2707286