ENERGY MANAGER: scadenza della nomina per le imprese energivore, ma l’E.M. è un vantaggio per tutte le aziende

Il termine previsto per l’invio alla FIRE della nomina del Energy Manager è fissato al 30 aprile 2022.

Premessa
Il responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia, detto anche Energy Manager, è una figura introdotta in Italia dalla Legge 10/91 per le imprese del settore industriale con consumi annui superiori ai 10.000 tep e per i soggetti del terziario che superino i 1.000 tep.
L’incarico, che consiste nella gestione dei consumi energetici e nella promozione dell’uso efficiente dell’energia nella propria struttura, può essere svolta sia da un dipendente, sia da un consulente esterno.

L’idoneità a svolgere il compito di responsabile non viene specificata in dettaglio dalla normativa, sebbene la formazione tecnico-scientifica venga indicata come la più appropriata. Infatti, viene indicato come figura ideale un ingegnere con pluriennale esperienza nel settore della gestione dell’energia, dotato di conoscenze tecniche nel settore in cui opera la sua organizzazione, esperienza nel campo degli studi di fattibilità, buona conoscenza delle tecnologie avanzate e di una conoscenza organizzativa della propria struttura.

La nomina è obbligatoria per le suddette imprese e deve essere reiterata ogni anno e comunicate al Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato tramite la Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia (FIRE), tramite la piattaforma elettronica https://nemo.fire-italia.org/site, previa registrazione. Le imprese già accreditate possono accedere direttamente alla nomina del proprio responsabile.

Congiuntamente al nominativo del responsabile per completare i dati di identificazione è richiesta la comunicazione dei dati energetici relativi alle proprie strutture, come risulta dai bilanci energetici.

In caso di mancata comunicazione del nominativo dell’Energy Manager, è stabilita una sanzione pecuniaria da 5.164 a 51.645 euro.

Vantaggi
Secondo le indicazioni di legge le funzioni che l’Energy Manager deve svolgere sono sintetizzate nella individuazione delle azioni, degli interventi e delle procedure necessarie per promuovere l’uso razionale dell’energia e nella predisposizione dei bilanci energetici in funzione anche dei parametri economici e degli usi finali.

In molti casi l’Energy Manager è una figura con competenze di livello sufficientemente alto per potersi interfacciare in modo adeguato con i decisori aziendali e poter meglio promuovere interventi inerenti all’efficienza energetica. All’interno dell’organizzazione non è pero sempre presente un profilo professionale interno con competenze multidisciplinari come vengono oggi richieste all’E.M., per cui si può optare per la scelta di nominare un esperto esterno.

Qualora si utilizzino consulenti esterni, normalmente scelti in modo che presentino le competenze e l’esperienza richieste per svolgere al meglio il proprio ruolo, vanno strutturati adeguatamente i loro rapporti con i livelli gerarchici dell’organizzazione che nomina, da cui dipende la capacità di proporre interventi di razionalizzazione energetica e di favorirne la realizzazione.

Il Consorzio CEF per rispondere alle richieste pervenute dalle aziende offre assistenza con i propri esperti a quelle imprese interessate a collaborare con figure esterne per il ruolo di E. M. o che intendano effettuare un audit energetico al fine di studiare e approfondire nel dettaglio eventuali punti critici nel processo produttivo e nel sistema edifico-azienda in cui intervenire per migliorare la prestazione energetica e risparmiare in termini di costi. La diagnosi energetica è appunto il primo passo fondamentale per definire un piano di strategie aziendali verso la sostenibilità e l’efficienza energetica.  

Consorzio Energia Firenze
Via Valfonda 9/11, 50123 Firenze
tel. 055 2707286 – fax. 055 2707204
e-mail consorzio.cef@confindustriafirenze.it

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Catia Tarquini