Pubblicato il Decreto Energia volto a fronteggiare il caro energia e agevolare l’installazione di impianti a foni rinnovabili.
Contesto
Il decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1 marzo scorso, reca varie misure di interesse per le imprese. Soprattutto sul fronte energetico, il provvedimento agisce per contenere – ancora una volta prevalentemente sul piano congiunturale – gli effetti dello straordinario incremento dei prezzi. Tuttavia vengono varati alcuni primi interventi utili per incrementare strutturalmente la produzione energetica nazionale, sia mediante maggiore estrazione di gas naturale, sia con semplificazione volte ad agevolare l’installazione di impianti a foni rinnovabili.
Novità
Con riferimento al settore gas, il provvedimento avvia un condivisibile processo di rafforzamento della sicurezza degli approvvigionamenti a prezzi equi. Al contempo, nelle more delle procedure competitive che dovranno essere svolte dal GSE, sarebbe necessario un intervento capace di calmierare i costi finché non saranno disponibili le maggiori risorse di gas.
Più in dettaglio, si prevede un credito di imposta del 15% in relazione ai forti aumenti del prezzo della commodity per i settori gasivori, limitatamente al secondo trimestre del 2022.
Su un livello più strutturale, sono positive le previsioni per il rilancio della produzione nazionale gas, con relativa cessione attraverso contratti pluriennali alle imprese energivore, di tutte le dimensioni. La misura offre una risposta chiara sul piano ambientale, perché non altera gli obiettivi di riduzione delle emissioni e fornisce una prima risposta all’esigenza di considerare gli aspetti della sicurezza degli approvvigionamenti energetici e del mantenimento della competitività del settore industriale.
Apprezzabile anche la misura sugli stoccaggi, che oltre ad aumentare i profili di sicurezza del Paese punta a ridurre il costo unitario del servizio.
Per quanto riguarda le misure relative all’energia elettrica, si confermano le misure adottate nel precedente decreto Sostegni-ter, estese a tutto il secondo semestre del 2022.
Per quanto siano positivi gli interventi, il provvedimento tuttavia replica un’impostazione congiunturale, la cui efficacia appare vincolata alla natura temporanea dell’incremento dei prezzi, che, invece, temiamo possa assumere carattere strutturale.
In proposito, è auspicabile che il Governo adotti misure strutturali per la partecipazione attiva dei consumatori industriali allo sviluppo della produzione rinnovabile, ambito in cui Confindustria ha già proposto un intervento fondamentale volto alla decarbonizzazione dei settori energy intensive.
Di seguito un elenco delle principali misure di interesse per le imprese.
MISURE IN MATERIA ENERGETICA
- Azzeramento degli oneri di sistema nel settore elettrico, riduzione dell’IVA e degli oneri generali nel settore del gas
- Contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese energivore (si attendono i decreti attuativi per l’operatività)
- Contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese a forte consumo di gas naturale (si attendono i decreti attuativi per l’operatività)
- Sostegno alle esigenze di liquidità delle imprese conseguenti agli aumenti dei prezzi dell’energia
- Efficienza energetica alle regioni del Sud
- Misure per fronteggiare l’emergenza caro energia attraverso il rafforzamento della sicurezza di approvvigionamento di gas naturale a prezzi equi
- Semplificazioni in materia energetica
In allegato il Decreto.