Solo il 30% delle PMI beneficia degli interventi governativi previsti per limitare gli effetti del caro energia. Confindustria e il Coordinamento dei Consorzi Energia sono seduti al tavolo delle trattative con il Governo.
Contesto
Torniamo a parlare degli eccezionali aumenti delle bollette energetiche, registrati a partire dal III° trimestre 2021, che riflettono il trend di forte crescita delle quotazioni internazionali delle materie prime energetiche e del prezzo della CO2. In particolare, il prezzo spot del gas naturale al TTF (il mercato olandese di riferimento europeo per il gas naturale) è aumentato, da gennaio a dicembre 2021, di quasi il 500% (da 21 a 120 €/MWh nei valori medi mensili); nello stesso periodo, il prezzo della CO2 è più che raddoppiato (da 33 a otre 80 €/tCO2). La crescita marcata dei costi del combustibile e della CO2 si è riflessa, quindi, nel prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso (PUN) che, nello stesso periodo, è aumentato di quasi il 400% (da 61 a 288 €/MWh nei valori medi mensili).
Analoghe ripercussioni sui prezzi per i consumatori finali si sono registrate in tutta Europa.
Scenari futuri dei mercati energetici
Con riferimento al primo trimestre 2022, i prezzi futures non segnalano ancora un’inversione di tendenza, attestandosi per il gas naturale intorno ai 90 €/MWh e per l’energia elettrica intorno ai 220 €/MWh.
Questo è dovuto per molte variabili e principalmente per le temperature inferiori alle medie stagionali registrate nell’ultimo trimestre del 2021 che hanno alimentato la domanda di gas naturale per riscaldamento. Anche la domanda di gas naturale per uso termoelettrico è aumentata in alcuni Paesi europei, sia per far fronte alla ridotta produzione delle fonti rinnovabili (soprattutto eolica) sia per compensare la minore disponibilità di capacità nucleare. L’offerta di gas naturale stenta a tenere il passo con i nuovi livelli della domanda post-Covid. Le forniture dalla Russia, nonostante gli alti prezzi, non sono aumentate oltre quanto previsto dagli obblighi contrattuali di lungo termine. Inoltre, le aspettative sull’entrata in esercizio entro gennaio 2022 del nuovo gasdotto Nord Stream 2 sono andate deluse dopo la sospensione del processo di certificazione adottata dal regolatore tedesco. Le recenti tensioni geopolitiche intorno all’Ucraina accrescono ancora le incertezze nei mercati.
Interventi governativi
Visto il crescente prezzo delle materie prime energetiche, il Governo con la Legge Bilancio 2022 ha stanziato altri 3,8 miliardi di euro destinati al contenimento delle bollette del I° trimestre 2022 delle famiglie e delle micro imprese: allocando 1,8 miliardi di euro alla riduzione degli oneri generali di sistema per l’elettricità e 480 milioni per quelli gas, oltre a 912 milioni destinati al potenziamento dei bonus sociali.
In particolare per il settore elettrico, l’Autorità ha dunque potuto confermare la riduzione degli oneri generali di sistema per il trimestre gennaio-marzo 2022 previsto per la generalità dei clienti elettrici, e l’azzeramento per i clienti domestici e le piccole attività in bassa tensione (con potenza disponibile minore di 16,5 kW).
Anche per il settore gas, per il primo trimestre 2022, grazie alle risorse straordinarie stanziate, sarà confermata la riduzione degli oneri di sistema e la riduzione al 5% dell’IVA per le bollette.
Una novità della Legge di Bilancio è che per i clienti domestici in condizioni di morosità è prevista una rateizzazione delle bollette emesse da gennaio ad aprile 2022, per un massimo di 10 rate e senza interessi, grazie al fondo da 1 miliardo e al meccanismo di anticipo alla filiera da attuarsi con la Cassa Servizi Energetici e Ambientali.
Azioni del Consorzio Energie Firenze
Tali interventi previsti dal Governo, ormai da luglio 2021, sono però indirizzati per lo più a famiglie e micro imprese (artigiani). Solo il 30% delle PMI, tessuto produttivo italiano e in particolare fiorentino, ne può beneficiare a pieno e quindi avere dei vantaggi in termini di riduzione delle bollette.
Il Consorzio Energie Firenze che aderisce al Coordinamento dei Consorzi Energia di Confindustria pone forte attenzione alla crisi energetica che sta impattando notevolmente sulla ripresa economica di tutte le imprese. La strategia di monitoraggio continuo dei mercati per anticipare e cogliere le opportunità di ribasso dei prezzi è da sempre la chiave vincente di buoni accordi.
In questa situazione straordinaria il Consorzio CEF condivide e partecipa con i colleghi Consorzi alla stesura di richieste urgenti verso il Governo per intervenire in maniera decisa nella struttura della definizione dei prezzi di mercato (marginal price) e nella redistribuzione degli extra-profitti delle compagnie energetiche che producendo da fonti rinnovali senza l’utilizzo del gas non hanno impatti dal “caro-gas” nel costo di produzione.
Il Consorzio Energie Firenze è a disposizione delle aziende interessate ad un confronto sulle strategie di approvvigionamento e auto-produzione de energia.