Il Governo “del cambiamento” ha approvato la legge di Bilancio, cosiddetta Finanziaria 2019, che prevede tra l’altro norme sul credito d’imposta per la riduzione degli imballaggi e la proroga dell’ecobonus.
Le principali misure in tema di energia che prevede il maxi emendamento della manovra di Bilancio sono:
Credito di imposta per le imprese che riducono gli imballaggi e che producono con meno imballati. Un passaggio ritenuto dal ministero “importante per la strategia rifiuti zero”. Credito d’imposta del 36% delle spese sostenute dalle imprese per l’acquisto di prodotti realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, nonché per l’acquisto di imballaggi biodegradabili e compostabili o derivati dalla raccolta differenziata della carta e dell’alluminio: sono le misure contenute nella manovra di bilancio per il 2019 approvata a fine anno.
Nel testo del maxiemendamento si legge che sono stati disciplinati i limiti di fruizione (pari a 20.000 euro per ciascun beneficiario e, complessivamente, a 1 milione di euro annui per gli anni 2020 e 2021) e le modalità di applicazione del credito d’imposta, rinviandone la disciplina ad un apposito decreto ministeriale, che deve definire anche i requisiti tecnici e le certificazioni idonee ad attestare la natura ecosostenibile dei prodotti e degli imballaggi ai fini della fruizione del credito medesimo.
Proroga al 31/12/2019 dell’Ecobonus: Detrazioni per interventi di risparmio energetico e per sostituzione di infissi, schermature e impianti.
L’ecobonus 2019 prevede una detrazione fiscale del 65% per interventi volti al risparmio energetico. La detrazione scende al 50% per alcuni lavori e il rimborso delle spese sostenute sarà sempre suddiviso in 10 quote annuali di pari importo. La detrazione vale, in particolare, per le spese di sostituzione di infissi e schermature e per l’installazione di una caldaia a condensazione di Classe A. Il tetto di spesa massima prevista per l’ecobonus è di 100 mila euro per interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti, che scendono a 60 mila euro per realizzazione dell’involucro di edifici esistenti, come lavori su pareti, finestre e infissi e per l’installazione di pannelli solari, e a 30 mila euro per lavori di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.
Resta operativo fino al 31 dicembre 2019 anche il Bonus Mobili. Sarà possibile acquistare gli arredi con lo sconto fiscale del 50% a fronte di interventi di ristrutturazione che partiranno nel 2019.
Sarà possibile usufruire anche nel 2019 del Bonus verde, che prevede la detrazione fiscale del 36% sui lavori fino a un importo di spesa di 5.000 euro.
Credito di imposta del 65% a favore di persone fisiche, enti non commerciali e soggetti titolari di reddito di impresa, per erogazioni liberali per finalità ambientali, quali interventi su edifici e terreni pubblici ai fini della bonifica ambientale, di contrasto al dissesto idrogeologico, realizzazione aree verdi, recupero aree dismesse di proprietà pubblica.
“Bonus malus” per le autovetture (contributo per acquisto veicoli a bassa emissione CO2 in via sperimentale dal 1/3/2019 al 31/12/2021, detrazioni fiscali per acquisto e posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, imposta ecologica per acquisto nuove autovetture in base a emissioni CO2).
È invece stato stralciato il provvedimento su ‘End of waste’ per permettere ulteriori passaggi tecnici. Questa norma dovrebbe essere inserita nel decreto Semplificazioni.