Mercato del gas: la Position paper di Confindustria

Confindustria intende definire entro il 2018 una piattaforma di proposte da portare all’attenzione del governo nazionale e delle istituzioni europee per riformare il mercato del gas, sulla falsariga di quanto già fatto per l’elettrico.

Le prime indicazioni sulle posizioni che potrebbero essere rappresentate, per lo meno sul fronte domanda, nel documento sono emerse in occasione del Convegno organizzato da Confindustria, svoltosi a Brescia, dal titolo “Strategie per il mercato gas, come allineare il prezzo italiano a quello tedesco” che ha riunito numerosi Consorzi di Acquisto e aziende del settore siderurgico, dei metalli non ferrosi, fonderie e carta.

Entro fine maggio dovrebbe essere selezionato l’advisor (per il primo studio era stata scelta Poyry) e prima della pausa estiva dovrebbero partire i lavori.

Tra i temi cardine: la necessità di riaffermare il ruolo ancora centrale del gas per il sistema industriale, evitando che un’elettrificazione “spinta” faccia venir meno l’attenzione su alcuni nodi (tra cui la scadenza dei contratti Take or pay, in particolare con l’Algeria).

Poi, evitare che in Europa prevalga l’approccio “germanocentrico” con il rischio che Berlino tolga all’Italia il ruolo di hub del gas continentale, facendo diventare strutturale il differenziale di prezzo con i tedeschi.  Da questo punto di vista è stato sottolineato come proprio in questi giorni la Bdi (la Confindustria tedesca) abbia presentato al Governo Merkel uno studio di strategia 2050 nel quale per i settori industriali si richiede (in risposta al phase out di carbone e nucleare) la disponibilità di gas a prezzi competitivi e sicuri per guidare la transizione energetica.

Infine alcuni temi più propriamente italiani, quali la differenziazione della tariffa di trasporto gas per tener conto delle peculiarità del settore industriale, una maggiore flessibilità degli stoccaggi e una regolazione che renda più fruibile l’utilizzo del Gnl.

Il convegno é stato aperto da un intervento di scenario di Massimo Beccarello (Vice Direttore Politiche per lo Sviluppo, Energia e Ambiente) che ha analizzato le possibili strategie per rendere il mercato italiano integrato e competitivo rispetto a quello europeo collocando l’Italia in un ruolo centrale per la sicurezza e la diversificazione.

Sono intervenuti poi i rappresentanti dei Consorzi di acquisto gas, Consorzi che sommano volumi per ben 4 miliardi mc. I quali hanno evidenziato le esigenze di un assetto regolatorio più efficiente per garantire una partecipazione attiva della domanda al mercato. Su questo fronte é intervenuto anche Bianchi per il Consorzio Toscana Energia evidenziando come l’uso inefficiente del servizio di stoccaggio penalizzi il consumatore industriale.

In definitiva, un invito di Confindustria al Governo di essere proattivi con una visione strategica “prima che l’Europa Germanocentrica decida la strategia del nuovo pacchetto gas”.

 

ShareShare on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterShare on LinkedIn

Catia Tarquini