Assise Generali: le proposte del Comitato Energia di Confindustria

Il nuovo assetto del mercato energetico preoccupa i grandi consumatori di energia.

Il Comitato Energia di Confindustria riunitosi alla vigilia delle Assise Generali 2018 di Verona ha messo l’ordine del giorno la valutazione del nuovo ruolo dei “prosumer”, costi Fer, energivori gas e Tee.

Il Comitato ha deciso di dare mandato al Presidente Giuseppe Pasini per creare un gruppo di lavoro ad hoc volto ad esaminare le criticità che si profilano anche in vista dell’attuazione del Clean energy package. Il tutto con l’obiettivo di sottoporre una proposta di azione al nuovo Governo che uscirà dalle elezioni del 4 marzo.

Il  rischio ri-concentrazione che si profila nel mercato elettrico del futuro potrebbe creare più svantaggi che vantaggi per i grandi consumatori. A preoccupare i consumatori confindustriali è “l’ibridizzazione” che si sta profilando con l’affermarsi della figura del “prosumer” e soprattutto le barriere tecnologiche che impediscono un efficace accesso al mercato del dispacciamento. I primi esiti dei progetti pilota sugli “Uvac” avviati da Terna, è la tesi della domanda di Confindustria, stanno infatti evidenziando l’assegnazione a gruppi verticalmente integrati o a produttori (l’ultima asta da 12 MW ha effettivamente premiato Enel, Axpo ed Eviva), che nel loro ruolo di intermediari hanno ovviamente diritto a una remunerazione. I consumatori temono quindi un peggioramento delle condizioni economiche rispetto ai servizi attualmente disponibili, in primis l’interrompibilità.

Altro tema è poi la tendenza verso una “ri-concentrazione” del mercato su pochi operatori, anche a seguito delle difficoltà di molti trader.

I lavori del Comitato si sono poi focalizzati sul rapporto che Confindustria sta elaborando sui costi conseguenti al raggiungimento degli obiettivi sulle rinnovabili contenuti nella Sen. Il documento deve ancora essere rifinito nei dettagli ma già alcuni numeri sono stati portati all’attenzione. Tra questi, la stima di un Pun medio che dagli attuali 50/55 €/MWh passerà a 70/80 €. Confindustria ha poi rimarcato la mancanza di una filiera italiana del settore Fer.

Passando al gas, all’odg del Comitato c’era l’attuazione dell’art. 21 della legge comunitaria sugli energivori gas che ancora non ha avuto una concreta definizione in norma. Altro nodo affrontato è l’eliminazione del gap di prezzo tra Italia ed Europa.

Infine il Comitato ha esaminato il nodo certificati bianchi, vagliando la possibilità di proporre l’introduzione di un cap e un floor per limitare la volatilità e il boom dei prezzi.

 

Per maggiori informazioni
Consorzio Energie Firenze
Dott.ssa Catia Tarquini
Tel. 055.2707286
Email: catia.tarquini@confindustriafirenze.it

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Catia Tarquini